F.A.Bonasi 0010
Communes sententiae siue Opiniones iuris consultorum e iuris Caesarei, & pontificii fontibus haustae, ac summo studio & fide explicatae ... -
Lugduni : ad Salamandrae in vico Mercatorio, 1567.
[12], 484 p. ; fol.
la marca tipografica dei Senneton, dal frontespizio -- mm 123 x 116 (136 x 116 col motto. - Riferimenti: L 7 443)
Una salamandra incoronata tra le fiamme, come questa dei lionesi Senneton, è al centro delle marche di vari tipografi/editori
cinque-seicenteschi. In Italia è l'insegna, tra gli altri, dei veneziani Zenaro.
Isidoro di Siviglia riassume le credenze tradizionali a proposito dell'animale:
[...] ignes sola animalium extinguit; vivit enim in mediis flammis sine dolore et consummatione, et non solum quia non uritur, sed extinguit incendium.
Di qui, oltre all'immagine centrale della salamandra tra le fiamme, anche le due figure ai lati della cornice che versano acqua sui braceri sottostanti. Il motto Durare mori, et non perire (Continuare a morire, e non morire) si riferisce sempre alla vita nel fuoco simboleggiata dalla salamandra, che ha una corona sul capo, segno del suo potere anche sul più estremo degli elementi.
vedi anche:
il frontespizio
la voce salamandra nel
Medieval bestiary e in
Bestiaria Latina
Gli animali in alcune marche tipografiche
dei secoli XVI-XVII
[a cura di a.l.]