la marca dei Gadaldini

1. varianti

+ 1 ; + 2 ; + 3 ; + 4 ;
+ 5 ; + 6 ; + 7

2. tartaruga moralizzata

+ Esopo
+ Bomarzo

3. tartaruga, antichi

+ metopa
+ terracotta
+ specchio
+ Ermes psicopompo

4. Inno a Ermes

+ the Mock Turtle

5. lira da braccio

+ la Bibbia di Borso
+ Schifanoia

6. gallo e tartaruga

+ Aquileia, Plèroma
+ due galli due tartarughe
+ bambino e gallo

7. scimmia e tartaruga

+ Kalila e Dimna
+ Ms. arabo; Cosmè Tura
+ Mss. persiani
+ scimmie, bambini

8. gigli

+ purezza, amore
+ fecondità
+ regalità
+ salvezza

9. il bambino, tornare

+ giochi
+ L'infanzia nasce ...
+ putti: gli antichi
+ putti: Rinascimento
+ La tortue

[a cura di a.l.]

6. gallo e tartaruga

il gallo e la tartaruaga, mosaico, sec. II-III d.C. Nel mosaico pavimentale dell'Aula nord della basilica di Aquileia, in quella che Iacumin 2000 (p. 73-86; p. 81 per la citazione seguente) ha individuato come zona del Plèroma, vediamo rappresentati un gallo e una tartaruga affrontati alle cui spalle, su una mensola, sta una piccola anfora:

Il principio dualistico gnostico del bene e del male è qui visto in funzione del movimento di ascesi; attraverso questa contrapposizione si perviene allo Spirito, che è in primo luogo la fonte del profumo che si diffonde nell'universo. L'anforetta di profumo sta sulla mensola, in alto, mentre l'annunciatore della luce -- il gallo -- e il custode del Tartaro -- la tartaruga (tartaroucos) -- stanno di fronte, in uno stadio dell'ascesi verso il profumo dello Spirito.

Il gallo "annunciatore della luce" è una figura del Cristo, e della resurrezione:

preco diei iam sonat,
noctis profundae pervigil,
nocturna lux viantibus,
a nocte noctem segregans.
già suona l'araldo del giorno,
custode della notte profonda,
luce notturna ai viandanti
che separa la notte dalla notte.

D. Dossi, part. dalla Sacra famiglia col gallo, ca. 1527-28 (Royal Collection, Londra) Seconda strofa dell'inno ambrosiano Aeterne rerum conditor. Seguono quelle sul gallo al cui canto ritorna la speranza, ai malati è ridata la salute, il violento depone la spada e torna la fede a chi l'aveva perduta; poi l'invocazione finale: Gesù, guarda chi vacilla [...] tu, luce, rifulgi ai sensi - scuoti il sonno delle nostre menti [...].

Per la tartaruga/tartaroucos citiamo ancora Iacumin 2000 (nota 81, p. 115):

Tartaros + oikos, ossia "abitatore del Tartaro", come viene attestato nel greco tardo e come appare nel latino cristiano, tartaruca. [...] Troviamo questo nome, attribuito al demone che custodisce gli Inferi, nell'Apocalisse di Pietro (135 d.C.): "E l'Angelo che è custode degli Inferi (Tatirokos) sopraggiungerà e li colpirà con tormenti ..." (Cap. V); è ripreso nell'Apocalisse di Paolo, 18: "Ed udii una voce che diceva: sia quell'anima abbandonata alle mani di Tartaruchus".

segno cromito (tartaruga)

Rispetto alla marca dei Gadaldini, la tartaruga è senz'altro l'elemento comune. L'immagine del gallo che annuncia il giorno, la luce, incontra quella del bambino: il profumo che si diffonde dal vasetto di Aquileia si confonde con quello dei nostri gigli. Gallo, tartaruga, profumo; bambino, tartaruga, gigli.

A Aquileia poi in realtà abbiamo due galli e due tartarughe, mentre vale la pena di ricordare che tra gli animali legati a Ermes/Mercurio c'è, oltre alla tartaruga, anche il gallo.

Ermes/Mercurio, copia romana da un originale greco, I sec. d.C. (San Pietroburgo, Museo dell'Hermitage) coppa con Ermes/Mercurio, gallo e tartaruga
5. lira da braccio 7. scimmia e tartaruga