Università di Modena e Reggio Emilia -
Biblioteca universitaria giuridica
Fondo antico - Immagini della Giustizia: riquadri e medaglioni incisi: dedica al card. Rinaldo d'Este
testatine
(1), (2)
finalini
capilettera
attributi
storia (1), (2), (3)
"persona"
varie:
mano, occhio
triangoli (1), (2)
simmetria
Hypnerotomachia
[a cura di a.l.]
dedica al card. Rinaldo d'Este, 1667
|
Il cardinale Rinaldo d'Este è il dedicatario dell'opera. Sul frontespizio compare quest'incisione dove la Giustizia, in atto di offrire il libro, si inchina davanti al suo blasone che reca in cima il cappello cardinalizio.
La spada è stata deposta a terra proprio perché nella destra la Giustizia tiene il libro, mentre con la sinistra regge l'immancabile bilancia.
In basso a destra la firma di Francesco Curti (1603-1670), incisore bolognese ricordato come allievo del Guercino.
L'immagine ne richiama altre che da secoli illustravano l'offerta del libro, da parte del suo autore, al dedicatario: principe, re, imperatore, papa, cardinale, duca ...
Con una differenza: il libro che viene offerto qui non sarà solo questo libro, ma la sapienza, che è un attributo fondamentale della Giustizia, così come l'equità, la ponderazione (la bilancia), e la forza, ovvero la capacità non soltanto di stabilire ma anche di fare osservare ciò che è giusto (la spada).
Tutto questo, riassunto nella persona della Giustizia, viene a trovarsi in ginocchio di fronte al blasone del cardinale d'Este.
vedi anche:
altra immagine dell'incisione
a più alta risoluzione
il frontespizio da cui è tratta
la marca dei Maresti (o impresa
del dedicatario)