Università di Modena e Reggio Emilia -
Biblioteca universitaria giuridica
Fondo antico - Immagini della Giustizia: bilancia e spada: storia (1): la Bilancia zodiacale
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Fondo antico - Immagini della Giustizia: bilancia e spada: storia (1): la Bilancia zodiacale
testatine
(1), (2)
finalini
capilettera
attributi
storia (1),
(2),
(3)
"persona"
varie:
mano, occhio
triangoli (1), (2)
simmetria
Hypnerotomachia
[a cura di a.l.]
la bilancia e la spada: storia (1):
la Bilancia zodiacale
Al momento del solstizio d'autunno, quando il sole è nella Bilancia, giorno e notte si trovano in perfetto equilibrio. Hanno la stessa durata.
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Normalmente questo è l'unico segno dello zodiaco che non viene rappresentato da un essere vivente, ma ci sono casi in cui troviamo la bilancia tra le mani di una figura femminile che viene identificata con Astrea, la Giustizia celeste.
L'esempio visto sopra è appunto uno di questi casi e ricorda le nostre immagini della Giustizia.
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Quando invece, nelle immagini astrologiche, la bilancia si trova nelle mani di una figura maschile, richiama
l'angelo che pesa le anime nelle scene del Giudizio finale. È il caso dell'esempio proposto qui a fianco: un particolare di Settembre nella serie dei mesi del Battistero di Parma, attribuiti a Antelami. Qui la figuretta della Bilancia si trova ai piedi del mese, rappresentato da un uomo che stacca dalla vite i grappoli maturi. |
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Anche quando, nelle illustrazioni di un testo astrologico, la bilancia compare retta da una mano che esce dalle nuvole, è difficile non pensare a immagini molto simili che si incontrano nei frontalini di testi giuridici presenti nel Fondo antico.
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Il primo dei due esempi qui sopra è tratto dal Psalterium B. Elisabeth (XIII sec.) del Museo Archeologico Nazionale di Cividale: si tratta anche in questo caso della pagina del calendario dedicata a settembre, con il relativo segno della Bilancia. La seconda immagine risale al XVII secolo e si trova nell'Astrologia conservata alla Biblioteca Estense di Modena.
Le nuvole rappresentano la sfera celeste: stelle (Libra) o divinità (Giustizia), da questo punto di vista sembra non fare alcuna differenza.
Già verso la fine del XIII secolo, ne La composizione del mondo, Restoro d'Arezzo parla della bilancia zodiacale come "figura de iustizia", "segno de iustizia":
E trovammo e·llo cerchio del zodiaco, lo quale è chiamato orbis signorum, dodeci segni,
de li quali ne so' undeci c'hano figura d'animale, e l'altro ha figura de iustizia, come so' le
bilance (cap. I.5).
[Venere] venne cum doi sui segni e·llo mondo: l'uno è segnato de segno de iustizia, come
so' le bilanze; adonqua pare che Venere fosse iusta e amasse la iustizia, e questo segno è
chiamato libra; [...] adonqua lo segno de libra, là o' so' poste le bilanze, sarà
segno de iustizia. E anco venne collo segno del tauro [...] (cap. II.2,5).
Nella fascia centrale dedicata a settembre nella sala dei mesi di Schifanoia, a Ferrara, vediamo la bilancia retta da una mano sospesa nel vuoto. Anche qui molto plausibile il richiamo alla bilancia della Giustizia: quella che regge il cosmo e quella del duca Borso, illustrate a Schifanoia rispettivamente nella fascia superiore e in quella inferiore degli affreschi.
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| D'altra parte anche nei libri di emblemi la mano che esce dalle nuvole con una bilancia rappresenta indifferentemente il fato o la giustizia. |
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introduzione
