Università di Modena e Reggio Emilia -
Biblioteca universitaria giuridica
Fondo antico - Immagini della Giustizia: riquadri e medaglioni incisi: L'Esprit des lois
testatine
(1), (2)
finalini
capilettera
attributi
storia (1), (2), (3)
"persona"
varie:
mano, occhio
triangoli (1), (2)
simmetria
Hypnerotomachia
[a cura di a.l.]
L'Esprit des lois, 1758
L'incisione che figura in testa alla prima pagina delle Opere di Montesquieu edite da Arkstée e Merkus nel 1758 rappresenta le due facce di una medaglia dedicata all'autore. Da una parte il suo ritratto, dall'altra una scena ispirata a quella che è ancora oggi la più nota delle sue opere: L'esprit des lois.
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La Giustizia, incoronata, regge con la mano sinistra la bilancia e la spada, che rivolge in alto ma appoggiata alla spalla; nella destra tiene un serpente, simbolo della Prudenza (cfr. la marca tipografica dei fratelli de Tournes).
Lo sguardo della Giustizia è rivolto, in alto, a una figura femminile nuda che siede sulle nuvole e le porge una sfera irraggiante luce: la tiene nel palmo della mano destra, mentre con la sinistra impugna una penna molto simile a un ramo di palma. Col braccio sinistro si appoggia a un libro aperto su cui leggiamo le parole: Esprit des Loix.
Il motto "Hinc iura" ci dice che l'origine delle leggi va ricercata in questa luce della verità.
L'epoca è quella illuminista: non è di Dio o di dèi che si tratta. Ma resta chiaro in questa immagine il rapporto con altre, precedenti, dove invece la fondazione delle leggi era riconosciuta di origine divina.
Per questa luce che viene dall'alto si vedano, tra le antiporte di libri del nostro fondo antico, quelle della Scienza nuova di Vico e del De principiorum legis naturalis traditione di Ansaldi, ma anche quella delle Observationes di Titius.